Vincenzo, un conduttore di vagoni letto, che trascorre la vita viaggiando fra Roma e Parigi, ha a Roma il proprio domicilio legale. Ma sua moglie è una donna alquanto trasandata, incapace di dare alla casa quell'impronta d'ordine e d'eleganza, che piacerebbe al marito. A rendergli sgradito l'ambiente familiare e a non fargli avere voglia di tornare a casa, contribuisce la presenza d'un cognato fannullone e scroccone. Queste circostanze hanno indotto il nostro conduttore, anche se è padre di due figlioli, a crearsi a Parigi una seconda famiglia con una vedova che ha una bambina. Quando viene avvertito che sarà destituito dal suo ruolo di personale viaggiante per essere assegnato al lavoro d'ufficio a Roma o a Parigi, il conduttore sceglie Parigi. Dopo qualche tempo il cognato, avendo commesso un furto a Roma, fugge a Parigi. Malgrado le bugie e i giochi d'equilibrio dell'ex conduttore, il cognato mangia la foglia e scrive alla sorella in modo da farla correre a Parigi. Di nuovo bugie e corse contro il tempo, ma alla fine la verità viene a galla. Poiché la vedova lo pianta, all'ex conduttore non resta altra scelta: si farà trasferire a Roma, rassegnandosi ad essere soltanto il marito di sua moglie e il padre dei propri figli.