Protagonisti del film sono due giovani: Nullo Branzi, un settentrionale, e Carmela Santoro una ragazza siciliana, immigrata in Lombardia. Lavorano nello stesso stabilimento nei pressi di Milano, soffrendo dei tipici problemi della fabbrica, spesso disumana e alienante. Si aggiungano in più le condizioni subumane in cui la famiglia di Carmela è costretta a vivere e il lavoro in fabbrica, dannoso per le esalazioni che, a lungo andare, mettono in pericolo la vita stessa della lavoratrice. Carmela si innamora di Nullo, si fidanza e si concede a lui. In una situazione, che ha ormai legato le loro due vite, esplode acuta la differenza di mentalità dei due protagonisti. Anarchica, libertaria, senza fede quella di Nullo oppressa da condizionamenti di schiavitù familiare e sociale, da una tipica religiosità superstiziosa e da consuetudini ataviche, quella di Carmela. Il contrasto, già acuto sul piano individuale, viene esasperato dall'ambiente. La vicenda conclude melodrammaticamente con un matrimonio civile in extremis e con la morte di Carmela, vittima della fabbrica che ha così consumato un ennesimo omicidio bianco.