La grammatica dell'ornamento. Arte e industria tra Otto e Novecento

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TRAMA
Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento si assiste ad un singolare fenomeno: all'ideologia dell'arte "autonoma" e "pura" (che del tradizionale triangolo artista-opera-fruitore considera soltanto il lato del rapporto tra i primi due termini) le correnti nuove e, tra queste il Liberty in modo particolare, oppongono una diversa concezione, che esalta piuttosto il nesso tra opera d'arte e fruitori. Conseguenze rilevanti di tale cambiamento di prospettiva sono l'individuazione dell'architettura come la più comprensiva delle arti e il riconoscimento delle arti applicate come lo spazio sperimentale più agibile.
NOTE EDITORE
Tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento si assiste, nel campo della cultura europea, ad un singolare fenomeno: all'ideologia dell'arte «autonoma» e «pura» - che del tradizionale triangolo artista-opera-fruitore considera soltanto il lato del rapporto fra i primi due termini - le correnti nuove, e fra queste il Liberty in modo particolare, oppongono una concezione di tutt'altro segno, che esalta piuttosto il nesso fra opera d'arte e fruitori. Conseguenze rilevanti di tale cambiamento diprospettiva sono l'individuazione dell'architettura come la più comprensiva delle arti e il riconoscimento delle «arti applicate» come lo spazio sperimentale più agibile.

AUTORE
Livia Semerari insegna Storia delle arti applicate presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari. Oltre a studi sull'arte del primo Novecento e su questioni della critica d'arte contemporanea, ha pubblicato il volume "Bari anni Trenta. Una vicenda urbana".

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788822061607
  • Collana: Nuova biblioteca Dedalo
  • Pagine Arabe: 128