• Genere: Libro
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Bompiani
  • Pubblicazione: 11/2016
  • Edizione: 30ª

CAMERE SEPARATE

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14,00 €
13,30 €
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TRAMA
Il romanzo racconta tre momenti nella vita di uno scrittore poco più che trentenne, Leo, alle prese con l'enorme dolore per la perdita del compagno, Thomas, giovane musicista tedesco. La loro relazione viene raccontata attraverso lunghe riflessioni e continui flashback. Leo è uno scrittore di successo, che vive tra Milano, Parigi, Londra e Firenze; Thomas, invece, a Berlino Ovest. I due amanti si incontrano spesso in giro per l'Europa, trascorrono le vacanze insieme, ma vivono in due camere, separati da duemila chilometri di distanza. Hanno così la possibilità di vedersi quando desiderano, ma anche di ritirarsi nella propria solitudine. Finché Thomas non inizia una relazione con una ragazza. Questo strano rapporto a tre scatena vere e proprie crisi di gelosia in Leo, ma si interrompe presto per via della malattia incurabile di Thomas, che, poco più che venticinquenne, muore in un ospedale di Monaco.

RECENSIONE LIBRAIO
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Non un romanzo sentimentale, dunque, ma un componimento sull’interiorità del “vivere senza”, che Tondelli racconta secondo un ordine non lineare, e con la volontà di lavorare per sovrapposizioni, accostando da subito l’inizio e la fine. Il primo incontro di Leo, scrittore trentenne con Thomas, giovane musicista, la forza irresistibile di attrazione, la prima notte. E poi, subito accanto, l’ultimo saluto, di Leo a Thomas sul suo letto di morte. Inizio e fine. E per Leo incomincia un letargo che sa di vedovanza, con la vergogna e la sorpresa di continuare a vivere, nonostante, senza, con la consapevolezza che la mancanza di Thomas è ossessione, e quella ossessione può essere un’indagine, uno sguardo che lo porta all’essenziale.   “Si sta concentrando su di sé, si sta racchiudendo nelle proprie fantasie e nei propri ricordi. Sta cercando di abbracciare la parte più vera di se stesso recuperandola attraverso il ricordo, la riflessione, il silenzio.”   Camere separate è un libro fatto di silenzi, nostalgici e drammatici. Tondelli affida a Leo la parola della solitudine, dello spazio tutelato, inaccessibile a tutti, anche a Thomas. La loro relazione non era stata facile, una continua ricerca di equilibrio tra il bisogno di libertà di Leo e il bisogno di appartenenza di Thomas. La separazione faceva parte della loro relazione come sua forza costitutiva. Una unità armonica ma in camere separate: una scelta forzata per Leo, incapace di concepire un rapporto totalizzante, dolorosa per Thomas, privato di una parte essenziale dell’amore.   “E spiegò a Thomas che avrebbe voluto, con lui, un rapporto di contiguità, di appartenenza ma non di possesso. Che preferiva restare solo, ma nello stesso tempo, pensava a lui come all'amante prediletto, al favorito di un fidanzamento perenne. Che non dovevano temere della loro solitudine, anzi viverla come il frutto più completo del loro amore perché, in fondo, pur nella separatezza, loro si appartenevano e continuavano ad amarsi.”   Il recupero di sé dopo la morte di Thomas è un altro tipo di solitudine, fatta di viaggi e di sonno, ha il peso dell’immaginario che non può essere andato perduto insieme all’amato, ma deve essere ancora possibile, dentro, nel profondo. È una spedizione, oltre Thomas, oltre Leo con Thomas.     Vagare tra i night club ha il significato metaforico del girare a vuoto attorno al concetto dell’assenza, alla ricerca di un distacco, di una distanza emotiva, di un vero abbandono che non può esistere. E il sentirsi diverso, staccato da tutto non si risolve nemmeno con il ritorno a casa, alle tradizioni di sempre: anche quelle lo fanno sentire straniero, a sé prima che agli altri. Viene in soccorso la scrittura, per codificare gli spostamenti emotivi del suo animo. Il processo di scrittura è continua elaborazione. Amore e linguaggio sono le componenti del silenzio di Leo dal mondo e le sue armi di conquista di un nuovo Leo, di una nuova coscienza di sé. Scrivere aveva aiutato la relazione con Thomas, l’aveva fatta uscire dalla precarietà della lontananza, aveva stabilito un codice di parole ma di silenzi, per dirsi tramite lettere quello che il pudore della presenza avrebbe reso limitato. Così l’armonia con Thomas aveva trovato un senso, un territorio altro, fatto di luoghi sempre diversi, appuntamenti all’estero, campi neutri per un amore eterno. Una scrittura salvifica dunque, ma anche isolante per Leo, per il quale scrivere è entrare in una realtà diversa che non appartiene agli altri e non ammette intrusioni. È essere separato anche da solo. In questo mondo a parte dello scrittore giace l’essenza anche autobiografica di Tondelli, il suo senso definitivo di una giovinezza che finisce, e che sancisce una sorta di testamento sull’amore e sullo scrivere.   “La sua diversità, quello che lo distingue dagli amici del paese in cui è nato, non è tanto il fatto di non avere un lavoro, né una casa, né un compagno, né figli, ma proprio il suo scrivere, il dire continuamente in termini di scrittura quello che gli altri sono ben contenti di tacere.”   Camere separate ha un suo germe semplice: un uomo perde il suo amore, continua a vivere, affronta la mancanza e la solitudine. Ma leggerlo, e rileggerlo riscoprendolo, significa comprendere il dolore nella sua verità, l’amore nella sua essenza, liberarsi delle ipocrisie, ritrovarsi nudi e impotenti davanti all’amore e alla morte, ricomporre brandelli di sé, accettare la giovinezza alle spalle. Questo fa di Camere separate un capolavoro, fortemente legato alla generazione degli anni 80 ma capace di parlare di eros e scrittura, senza vincoli di tempo e tantomeno di genere.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788845283000
  • Collana: CLASSICI CONTEMPORANEI BOMPIANI
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 301