Nato a Parigi nel 1694, Voltaire ha ispirato, con le sue idee e i suoi scritti,
pensatori e intellettuali a lui contemporanei, ma anche dei secoli a seguire: basti pensare ai politici come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson che hanno poi avuto un ruolo importante nella Rivoluzione americana, e ancora i filosofi Karl Marx e Friedrich Nietzsche.
La caratteristica della scrittura di Voltaire, se si potesse descrivere con una sola parola, è senza dubbio l’
ironia: i toni delle opere sono sempre arguti, puntuali e pungenti; la sua prosa è chiara e accattivante; i temi affrontati dall’autore attingono dalla filosofia, dalle riflessioni etiche e morali, e dal pensiero razionalista.
La sua carriera di scrittore è ricchissima: oltre alle numerosissime opere di vivace critica e
satira politica in forma di pamphlet, si scaglia contro i cattolici ne
La pulzella d’Orléans per predicare la tolleranza e la giustizia a scapito della superstizione; scrive una delle pagine della letteratura francese che tutt’oggi viene letta e studiata,
Candido o l’ottimismo, un racconto denso di filosofia, a tratti tragico e allo stesso tempo comico, che si delinea sullo sfondo delle vicende e disavventure del suo protagonista, instancabile ottimista; e ancora, il
Trattato sulla tolleranza e il
Dizionario Filosofico, le tragedie come
Zaïre,
Maometto ossia il fanatismo e
Tancredi.