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Numero Zero è il titolo del nuovo romanzo di Umberto Eco, questa volta ambientato nel 1992, con sullo sfondo i grandi misteri della storia d'Italia. Una vicenda insieme inesplicabile e surreale che ricostruisce eventi che vanno dalla Seconda Guerra Mondiale agli anni novanta.
Gli elementi di questa storia sono molteplici e tutti dalle mille sfaccettature: una redazione giornalistica che si occupa di redigere un quotidiano destinato, più che alla produzione di news interessanti per la collettività, a ricattare, infangando personaggi pubblici, piegandosi alla nefasta volontà del suo editore; un redattore in preda a un delirio paranoide che si muove per una Milano dalle tinte oscure, ricostruendo a fatica vicende occorse nell'arco di cinquant'anni e tenute insieme da un oscuro, diabolico disegno che prende le mosse intorno al cadavere in decomposizione di un sedicente Benito Mussolini. Nell'ombra si stagliano le figure oscure di Gladio, della Loggia P2, del misterioso tentativo di golpe del principe Junio Valerio Borghese, dei servizi segreti americani e dei nostrani terroristi rossi manovrati dal SISMI, del ventennio delle stragie e degli imperscrutabili depistaggi. Un'impressionante congerie di eventi inspiegabili, talmente incredibili da apparire inventati: perlomeno finchè una trasmissione condotta dalla BBC non riesce a dimostrare che si tratta di fatti realmente accaduti, o che perlomeno sono stati confermati dai loro presunti autori. E poi, ancora, un cadavere che appare dal nulla, materializzandosi nella più oscura e malfamata strada della metropoli meneghina. Un'eterea vicenda d'amore tra due personaggi sconfitti a priori, uno scrittore dallo scarso successo e una giovane donna dai tratti inquietanti che per portare aiuto alla propria famiglia ha abbandonato gli studi universitari, ma ancora si commuove quando ascolta il sceondo movimento della Settima di Beethoven. In tutto e per tutto si staglia davanti al lettore un autentico vademecum dei mali più oscuri del giornalismo: impossibile per chi legge capire se quanto gli viene raccontato è inventato, oppure è stato colto in presa diretta da una realtà più allucinante del delirio. Una storia che ha il suo svolgimento nell'anno di grazia 1992, alba di un ventennio di segreti e follie, e che i due protagonisti consideravano la fine di un terribile incubo.
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