Nella folla di memorie, riflessioni, proposte c'è tutta la storia del percorso dell'autore all'interno dell'architettura e la città; tutte le fonti, dall'Espressionismo tedesco alle radici del neorealismo italiano, dalle pulsioni del contemporaneo alle seduzioni di una geometria dissonante, che insieme alle suggestioni poetiche rifluiscono tutte nel progetto e lo alimentano come irrinunciabile, continuo carburante. La città è il vero laboratorio degli studi e delle riflessioni: i disegni per i progetti urbani, paradossalmente tirati fino alla dimensione territoriale, se talvolta alludono al town design, hanno la stessa carica - espressionista - di quelli che descrivono esperienze di design. La città disegnata dialoga con la natura e la storia, popolata di cristalline "cattedrali" che rivendicano all'architettura "oggetto" il compito di conservare l'identità e l'anima.