POMPEI LA FOTOGRAFIA

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TRAMA
"Lavorando alla scelta di 'belle' fotografie di Pompei nell'Archivio della Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, contenente decine di migliaia di immagini, mi sono sentito in qualche modo sopraffatto. Come per Oran Pamuk nell'immenso Archivio stambuliota del fotografo Ara Güler, alla ricerca di foto per il suo immaginifico Museo dell'Innocenza, mi sono trovato di fronte a un 'immenso, impareggiabile archivio, autentica mappa della memoria della città', tra la fine del XIX e il XX secolo. Scegliere, selezionare fotografie da dare alle stampe, che raccontino la seconda vita di un luogo come Pompei, città dalle 'doubles vies', secolare crocevia di scienza e immaginazione evocativa, è impresa oltre modo difficile. Non si può fare a meno di imporre il proprio punto di vista emozionale, e io come lo stesso Pamuk a Istanbul 'non potevo fare a meno di chiedermi se ciò che appariva bello a me sarebbe apparso bello anche ad altri'. Ci si smarrisce facilmente cercando di mettere a fuoco quello che si vuole mostrare, selezionando. Si rimane incerti nelle stesse intenzioni da porre alla base della scelta, o a quali di queste dare una importanza preponderante: quelle pedagogiche, didattiche, documentarie, proprie di un approccio storico teso a fornire informazioni sul luogo all'epoca in cui le foto sono state scattate; oppure muovere piuttosto da istanze artistiche, poetiche, portando l'attenzione sulla qualità formale delle immagini..." (Massimo Osanna)
NOTE EDITORE
Anche attraverso la pubblicazione di numerosi inediti accuratamente rintracciati in diverse collezioni italiane e straniere, si conduce un'analisi diacronica di autori, più o meno noti, e fenomeni, contestualizzandoli storicamente anche in relazione a esperienze analoghe registrate a Roma. Il volume comprende: le precoci dagherrotipie degli scavi pompeiani, quasi una trascrizione figurativa delle stampe degli incisori; le prime vedute calotipiche legate alla pressoché immediata necessità editoriale di diffondere la conoscenza del sito e dei "tesori" che venivano dissepolti; le immagini fotografiche ritoccate ad acquarello; la funzione ancillare della fotografia ottocentesca di edifici, decorazioni, sculture e suppellettili rispetto alla ricostruzione del mondo antico nella pittura accademica e Pompier europea, come nell'architettura in stile fino alle soglie del Fascismo; le fotocartoline sciolte vendute presso gli S cavi, la presenza a Pompei di tutte le principali ditte italiane (Alinari, Brogi, Vasari, Chauffourier) dotate delle più moderne strumentazioni e con peculiarità diverse nell'allestimento dei set; le rovine pompeiane come scenario creativo per autori come G loeden e Plüschow che hanno inteso popolarle e farle rivivere nella suggestione di immagini mentali cariche di significati; la più recente dicotomia fra una fotografia documentaria che muove da criteri scientifici di ripresa, una crescente fotografia "turistica", e gli sguardi decisamente autoriali dei più grandi maestri della fotografia contemporanea.

PREFAZIONE
Focus dell'indagine il profondo legame fra Pompei, la sua immagine ben presto divenuta icona dell'Antico, la sua fortuna culturale e le numerose valenze emotive ed estetiche che l'arte, tesa nello sforzo di far rivivere la storia spezzata della città romana, ha, nel tempo, messo in scena

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788891804532
  • Collana: ELECTA PHOTO'
  • Formato: Libro rilegato
  • Pagine Arabe: 165