L’uomo di poche parole

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TRAMA
Questo libro è formato da tre parti. La prima è il racconto “L’uomo di poche parole”. Il protagonista, passato “a miglior vita”, si trova in un particolare stato di sospensione che non comprende e si aggrappa ai ricordi della sua “peggior vita” prima che svaniscano, come sospetta. Si tratta di un contadino analfabeta nato nel 1899 in un paesino vicino Lecce e morto in un altro paese della stessa zona nel 1974. Avrei dovuto scrivere tutto in dialetto salentino, l’unica lingua a lui nota. Per una migliore leggibilità è stato “tradotto” in italiano. Si sono lasciate solo alcune espressioni in lingua originale per il fascino del loro suono. I fatti storici citati sono presi dalle cronache dei tempi nei quali si svolgono le fasi del racconto. Naturalmente sono visti dal protagonista con la luce di cui poteva disporre per illuminarli. Sono veri tutti i detti e le parole del dialetto salentino riportate in corsivo. Sono presi dalla memoria e forse oggi alcuni e alcune non sono più in uso. La seconda parte è composta da trenta racconti brevissimi. In realtà non sono nemmeno racconti. Sono solo delle istantanee senza pellicola di situazioni varie. I racconti possono essere immaginati dal lettore a suo piacimento. Seguono tre gruppi di aforismi. È una suddivisione fittizia. Poteva anche essere tutt’altra o non esserci per niente. Da inguaribile musicista l’autore ha voluto fare un riferimento alla teoria musicale. In musica il concetto di tonalità sottintende una gerarchia tra le note che la compongono. “Sono uno che ama ascoltare, sono affascinato dai suoni e poco infastidito dai rumori. Mi sono dedicato per quasi tutto il mio tempo alla musica, e continuerò a farlo finché posso, perché questa tenta di dare delle regole e delle non-regole. I suoni sono la sintesi e io, amando la sintesi, cerco di mettere un po’ di musica in quello che scrivo”.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788855129343
  • Formato: EPUB