• Genere: Libro
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Diabasis
  • Pubblicazione: 10/2007

LESSICO PER UN'ITALIA CIVILE

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24,50 €
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TRAMA
2004-2007. Passato prossimo. Forse è utile estrarre, dalle aggrovigliate discussioni degli anni scorsi, alcune indicazioni che permettano di entrare nel nuovo periodo che si apre, liberi dalla sensazione di aver perso come cittadini il nostro tempo: molte contraddizioni sono scoppiate e molti problemi rimangono aperti, ma è cresciuta un'Italia civile che può cominciare a dialogare intorno a parole il cui senso può essere compreso e condiviso. Questo libro riunisce quarantadue testi, fra articoli e saggi brevi, che Paolo Prodi ha pubblicato negli ultimi quattro anni in diverse sedi. A ognuno degli interventi è stata apposta una titolazione brevissima (talvolta di un'unica parola), con l'obiettivo di dar vita a una sorta di dizionario, ordinato in senso alfabetico, che desse conto dei vocaboli e dei concetti comunemente utilizzati - non di rado in maniera impropria - nell'affrontare le principali questioni religiose, politiche, sociali ed etiche sollevate dal nostro tempo. Il volume si apre con una lunga conversazione, avvenuta nel gennaio 2008, tra Prodi e il curatore del libro, Piero Venturelli, sul mestiere dello storico e sull'importanza della storia di lungo periodo per la comprensione del presente.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788881035717
  • Collana: BIBL. DI CULTURA CIVILE. I MURI BIANCHI
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 306


COMMENTI
15/07/2008 di ligiojv Questo volume è degno di particolare attenzione per almeno tre motivi. In primo luogo, perché l'autore analizza, con notevole perizia e con il sicuro metodo dello storico di professione, molti dei concetti e dei termini comunemente utilizzati sui mass media, talvolta con scarsa consapevolezza da parte di giornalisti ed opinionisti, per descrivere la composita realtà odierna. In secondo luogo, perché il volume si apre con una lunga ed interessante conversazione/intervista tra Paolo Prodi e Piero Venturelli, il curatore del libro, nella quale vengono contestualizzati e messi a fuoco alcuni aspetti emblematici delle prese di posizione dell'autore. Durante il colloquio, inoltre, Prodi avanza le prime conclusioni a cui sta pervenendo nell'ambito delle ricerche storiche che ha attualmente in corso e che riguardano la genesi del "mercato" occidentale e il ruolo del settimo comandamento nelle società europee del tardo Medioevo e dell'Età moderna. In terzo luogo, perché Venturelli offre al lettore un imponente e minuzioso apparato di note esplicative e bibliografiche, una scelta - questa - che ci pare indubbiamente azzeccata per una pubblicazione di tale natura. Per queste tre ragioni, dunque, la lettura del libro di Prodi è consigliabile ad ogni genere di lettore, specialmente per coloro che ritengono che la politica debba avere un contenuto etico e che sia a rischio quella democrazia che non promuove il senso critico nei cittadini e il pubblico dibattito delle questioni più importanti per il futuro della collettività.