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Libro
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LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
giordano paolo
18,00 €
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TRAMA
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788804577027
- Collana: SCRITTORI ITALIANI E STRANIERI
- Dimensioni: 225 x 30 x 150 mm
- Formato: Rilegato
- Pagine Arabe: 312
COMMENTI
26/08/2008 di simonapasca79 IL LIBRO MI è PIACIUTO TANTO, è SCORREVOLE E RENDE BENE L'IDEA DELL'AUTORE....UN Pò DELUDENTE IL FINALE....SIMO27/08/2008 di lellawitch Uno dei tanti libri che hanno vinto un premio assolutamente immeritato. Dal momento che l'autore è un dottore in fisica dovrebbe attenersi al suo campo anzichè affrontare dei temi psicologici che non è stato in grado di approfondire. Retorico e immaturo romanzetto che ha il solo vantaggio di essere scorrevole.
31/08/2008 di marco.lolli Splendido. Si legge con facilità, ci si ritrova in alcuni comportamenti, si riflette. In qualche punto è estremamente tenero in altri duro e senza speranza. Le ultime pagine le ho lette in un "Fiat" sperando in una conclusione diversa, forse nel ritrovamento di Michela o nell'incontro definitivo tra Mattia e Alice. Ma la speranza si intrave comunque.
21/09/2008 di lucrezia un libro bellissimo...se il commento fosse un voto gli darei un 10 e lode...complimenti allo scrittore...
23/09/2008 di www.barbaracapitanio Mi hanno regalato questo libro qualche giorno fà, l'ho letto in due giorni bello si ma niente di eccezionale. barbara
24/09/2008 di h veramente un bel libro sulla matematica e l'amore
05/10/2008 di anna_annait2001 al contrario dei precedenti commenti io l'ho trovato altamente stimolante, degno di riflessione,memorabile e bello come pochi....
08/10/2008 di paolo.viappiani Sopravvalutato. La matematica richiamata nel titolo sembra piu' un vezzo che una reale tematica del libro. Personaggi estremi e caricaturali, anche se la scrittura "prende", alla fine lascia disorientati.
10/10/2008 di tavani Ti cattura comunque, ti affezioni ai protagonisti, li comprendi e ti inteneriscono. Bello il richiamo ai numeri primi, e il titolo che è quasi una condanna, che non fa sperare in un certo tipo di finale. Resta tuttavia sconvolgente la totale assenza delle madri, e indebolisce il tutto la poca verosimiglianza di certe situazioni.
11/10/2008 di josebuendia Uff!!! Me lo hanno consigliato in tanti che al fin l'ho letto... d'altronde con quel titolo lì si proponeva bene ;) ma direi che il successo è arrivato proprio per il titolo (una bella poesia ermetica) e perchè i depressi in Italia sono una buona fetta, o forse leggere di sfigati fa sentire meno sfigati?
17/10/2008 di charlie_02_70 Un libro che fa riflettere... Al ruolo determinante dei genitori nell'educazione dei figli, ai valori (?!?!?) dei ragazzi d'oggi, alla complessità dell'amore e dei sentimenti, alla solitudine e ai disagi delle persone meno fortunate. Secondo me merita! Bisogna aver voglia, però, di andare oltre e leggere tra le righe...
14/11/2008 di giuseppeanniballo Leggetevi i grandi classici. Certamente, non perderete il vostro tempo.
16/11/2008 di pieramule ho letto il libro in due giorni.è scritto bene e l'autore (in gamba nonostante la sua giovane età) adopera un linguaggio semplice ma nel contempo ricercato per certi versi.dal libro si evince l'importanza della famiglia e come questa possa determinare la vita futura del proprio figlio-a.da non sottovalutare (nal caso del libro forse troppo estremo) la vergogna dei bambini o anche degli adulti,di coabitare con una persona disabile in famiglia.di conseguenza, si potrebbe aprire un diaolgo,un dibattito o anche una sola parentesi di una non informazione che noi italiani abbiamo sulla "diversabilità" e sul rispetto di queste persone.trovo bella e originale la teoria dei numeri primi che viene paragonata a diverse emozioni e sentimenti...penso stia proprio qui l'originalità del libro.sono d'accordo con simo,mi aspettavo qls di più nel finale.un saluto a tutti
27/01/2009 di zamboni.mattia libro bellissimo!!!..... e soprattutto complimenti allo scrittore per aver fatto un capolavoro del genere