-
DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
{{/disponibilitaBox}}
-
{{speseGratisLibroBox}}
{{/noEbook}}
{{^noEbook}}
-
Libro
-
LA FOLLIA DI HOELDERLIN
agamben giorgio
20,00 €
17,00 €
{{{disponibilita}}}
TRAMA
La vita di Hölderlin è divisa esattamente in due metà: i 36 anni dal 1770 al 1806 e i 36 anni dal 1807 al 1843 che trascorre come pazzo nella casa del falegname Zimmer. Se nella prima metà il poeta vive nel mondo e partecipa nella misura delle sue forze alle vicende del suo tempo, la seconda metà della sua esistenza trascorre del tutto fuori del mondo, come se, malgrado le visite saltuarie che riceve, un muro la separasse da ogni relazione con gli eventi esterni. Per ragioni che forse risulteranno alla fine chiare a chi legge, Hölderlin ha deciso di espungere ogni carattere storico e sociale dalle azioni e dai gesti della sua vita. Secondo la testimonianza del suo più antico biografo, egli ripeteva ostinatamente: «non mi succede nulla». La sua vita può solo essere oggetto di cronaca, non di una biografia e tanto meno di un'analisi clinica o psicologica. E, tuttavia, l'ipotesi del libro è che in questo modo Hölderlin ha consegnato all'umanità un'altra, inedita figura della vita, il cui significato genuinamente politico resta ancora da misurare, ma ci riguarda da vicino. «La vita abitante di Hölderlin neutralizza l'opposizione fra pubblico e privato, li fa coincidere senza sintesi in una posizione di stallo. In questo senso, la sua vita abitante, né privata né pubblica, costituisce forse il lascito propriamente politico che il poeta consegna al pensiero. Anche in questo ci è vicino, a noi che della distinzione fra le due sfere non sappiamo più nulla. La sua vita è una profezia di qualcosa che il suo tempo non poteva in alcun modo pensare senza sconfinare nella follia».NOTE EDITORE
Attraverso una cronaca puntigliosa e appassionata degli anni della follia e un commento di testi che sono stati spesso considerati illeggibili, questo libro cerca di descrivere e rendere per la prima volta comprensibile una vita, che il poeta stesso ha definito abituale e «abitante». Che cosa significa abitare? Che cos’è un’abitudine? E vivere non significa forse per gli uomini innanzitutto abitare?AUTORE
Giorgio Agamben ha insegnato in università italiane e straniere e la sua opera è tradotta in molte lingue. Tra i suoi libri recenti ricordiamo l’edizione integrale di Homo sacer (Quodlibet 2018); Autoritratto nello studio (nottetempo 2017); Karman. Breve trattato sull’azione, la colpa e il gesto (Bollati Boringhieri 2017); Il Regno e il Giardino (Neri Pozza 2019). Presso Einaudi ha pubblicato Stanze. La parola e il fantasma nella cultura occidentale (1977, 1993 e 2011); Infanzia e storia. Distruzione dell’esperienza e origine della storia (1978 e 2001); Il linguaggio e la morte. Un seminario sul luogo della negatività (1982 e 2008); La comunità che viene (1990); Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita (1998 e 2005) e Studiolo (2019).ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788806248161
- Collana: SAGGI
- Formato: Libro rilegato
- Pagine Arabe: 245