• Genere: Libro
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Einaudi
  • Pubblicazione: 03/2015

LA CONVERSAZIONE INFINITA

34,00 €
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TRAMA
"La conversazione infinita" è senza dubbio il libro chiave di Maurice Blanchot e uno dei libri più inquieti, singolari e stimolanti di critica letteraria del secondo Novecento. Anche qui, come negli altri libri dell'autore, la riflessione muove da testi, autori, studi, problemi proposti volta a volta dall'attualità. Questi incontri appartengono spesso alla produzione letteraria, a volte sono "recensioni" a libri di sintesi interpretativa trascese in un rapporto libero; ma sempre in una prospettiva generale di pensiero. In confronto agli altri lavori di Blanchot, questo appare dunque più filosofico; più frammentato e insieme più compatto. I singoli testi si susseguono in una fitta polifonia che riprende e sospende, nel tessuto discontinuo delle occasioni critiche, una serie di interrogativi sempre più essenziali. La complessità del discorso viene evidenziata nei capitoli di raccordo stesi in forma di dialogo, dove la polarizzazione della ricerca, nell'alternanza di due voci disincarnate, obbedisce a una funzione organizzativa, all'esigenza di regolare i tempi e i livelli di approfondimento. Tra le parti più intense del volume quella introduttiva in forma di dialogo, coi temi apparentemente misteriosi della "fatica", della "benevolenza", dell'"evento"; le pagine sul significato dell'Ebraismo, quelle sui terroristi; su Orfeo, Don Giovanni, Tristano; sul "quotidiano"; sul narrare; sulla critica; e la ricapitolazione finale su "L'assenza di libro".
NOTE EDITORE
L'opera chiave di Blanchot torna in libreria, uno dei libri piú inquieti, singolari e stimolanti degli anni Settanta. L'Entretien infini raccoglie testi scritti tra il 1953 e il 1965 da Maurice Blanchot e usciti solo in parte in rivista. Anche qui, come negli altri libri di Blanchot, la riflessione muove da opere, autori, studi e problemi proposti di volta in volta dall'attualità. Questi spunti – o, piú propriamente, incontri – appartengono spesso alla produzione letteraria (ad esempio Bonnefoy, Hoelderlin, Char, Rimbaud, Artaud e Beckett, i romantici tedeschi, Brecht, Corneille, Flaubert, Mann, Kafka e Breton), a volte sono «recensioni» di sintesi interpretativa e commenti di ampio respiro capaci di abbracciare, nella loro assoluta libertà, una prospettiva generale del pensiero. I singoli testi si susseguono in una fitta polifonia che riprende e sospende, nel tessuto discontinuo delle occasioni critiche, una serie di interrogativi sempre piú essenziali. Tra esposizione rigorosa e vivaci capitoli di raccordo – scritti in forma di dialogo – Blanchot si addentra nel pensiero di autori e filosofi come Nietzsche, Bataille, Pascal, Eraclito e Sade, ritrovando nella loro scrittura il decisivo punto di rottura con l'«essere».

PREFAZIONE
Un saggio che mancava dal 1977, il testo piú significativo del grande pensatore francese

AUTORE
Maurice Blanchot (Quain, 1907 – Le Mesnil-Saint-Denis, 2003) è stato una figura di assoluto rilievo nel panorama culturale del Novecento. Tra i suoi scritti ricordiamo Lautréamont e Sade, Lo spazio letterario, Il libro a venire, Il passo al di là, La folla del giorno, La scrittura del disastro e L'amicizia.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788806225001
  • Collana: PICCOLA BIBLIOTECA EINAUDI. BIG
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 523
  • Pagine Romane: LXIV
  • Traduttore: Ferrara R.


COMMENTI
27/03/2020 di maxcanepa L'avevo letto ai tempi dell'università nella vecchia edizione - l'infinito intrattenimento - e mi auguro sia una piacevole riscoperta.