L'IMPRESA DELL'ADAMELLO

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TRAMA
L'impresa dell'Adamello è il diario del generale Alberto Cavaciocchi che va a descrivere in modo molto preciso le azioni belliche svoltesi ad aprile e a maggio del 1916 sul ghiacciaio dell'Adamello per la conquista e il controllo dello stesso durante la Guerra Bianca (fronte occidentale nella prima guerra mondiale tra Regno d'Italia e Impero austro-ungarico). Il libro è illustrato con oltre 190 foto d'epoca.
NOTE EDITORE
Il volume, curato da Paolo Marini e, per la parte fotografica, da Marco Ghizzoni, John Ceruti e Walter Belotti, è la stampa integrale della relazione e, per la prima volta, di tutti gli allegati tecnici della vasta documentazione prodotta nel 1916 per la preparazione e l'esecuzione delle battaglie della primavera del 1916 condotte sull'Adamello. Il volume è frutto della collaborazione con il Museo del Risorgimento di Milano (che conserva i documenti originali) e del Museo della Guerra Bianca che ha curato la trascrizione integrale dei testi e ha realizzato l'accurata documentazione fotografica con centinaia di immagini d'epoca specificatamente inerenti i fatti d'arme citati nei testi. Le vicende narrate dall'autore, Alberto Cavaciocchi, comandante della 5ª divisione di fanteria posizionata sul fronte lombardo della Grande Guerra, costituiscono gli episodi più emblematici della Guerra Bianca. Una guerra atipica, lontana dall'immaginario collettivo tramandato fino ai giorni nostri fatto di assalti alla baionetta con molte migliaia di uomini coinvolti. La guerra in montagna, mai prima combattuta a tali altezze, richiedeva nuove regole, nuove tattiche che gli eserciti non avevano mai applicate prima, dotandosi quindi di strumenti bellici e logistici innovativi. Tuttavia il significato più umano e profondo della "Guerra Bianca" va oltre l'aspetto militare. Esso affonda le proprie radici nello spirito e nel sacrificio degli uomini che quella guerra hanno combattuta in condizioni a volte spaventose, affrontando un nemico comune spesso molto più pericoloso delle pallottole e delle granate avversarie: riuscire cioè a sopravvivere con temperature polari fino a oltre 35 gradi sottozero, con le valanghe che seppellivano interi reparti in marcia verso le posizioni più elevate, ove gli uomini erano costretti per lunghi periodi in condizioni igieniche e sanitarie oggi inimmaginabili. È a questo sacrificio che questo testo intende ispirarsi, come testimoniato dalle paroledel suo autore nell'encomio alle truppe del 20 maggio 1916.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788890452253
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 440