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L'ARMA DELLA MEMORIA
mieli paolo
20,00 €
19,00 €
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TRAMA
L'onesto uso della memoria è il più valido antidoto all'imbarbarimento. E lo è in ogni stagione politica, in ogni momento del dibattito culturale, in ogni epoca della storia. Un uso onesto che, in quanto tale, presuppone non ci si rivolga al passato in cerca di una legittimazione per le scelte di oggi. Anzi, semmai, per individuare in tempi lontani contraddizioni che ci aiutino a modificare o a mettere a registro quel che pensiamo adesso. Ben diverso (e diffuso, purtroppo) è il ricorso a forzature della memoria come arma per farci tornare i conti nel presente. Un'arma usata con infinite modalità di manipolazione, che producono danni quasi irreparabili alla coscienza storica, deformano il passato, intossicano il ricordo collettivo anche dei fatti più prossimi. E che, come tale, merita di essere combattuta. Paolo Mieli ce lo dimostra attraversando secoli di storia, ricostruendo storie grandi e piccole, facendoci guardare a fatti apparentemente noti con un occhio diverso e disincantato, perché "infinite sono le leggi che regolano lo studio del tradimento nella storia. Ma due sono superiori alle altre. La prima: chi vince non verrà mai considerato un traditore. La seconda: il tradimento è questione di date, ciò che oggi è considerato un tradimento, domani potrà essere tenuto nel conto di un atto coraggioso".NOTE EDITORE
La storia è fatta di vinti e vincitori, ma non si tratta di categorie stabili: come nel peggior incubo di Orwell, le vicende di ieri sono riscritte a uso e consumo dei vincitori di oggi. Paolo Mieli ce lo dimostra attraversando secoli di storia con la consueta competenza e passione, facendoci guardare a fatti apparentemente noti con un occhio diverso e disincantato, perché "infinite sono le leggi che regolano lo studio del tradimento nella storia. Ma due sono superiori alle altre. La prima: chi vince non verrà mai considerato un traditore. La seconda: il tradimento è questione di date, ciò che oggi è considerato un tradimento, domani potrà essere tenuto nel conto di un atto coraggioso".PREFAZIONE
"Non bisogna cadere nella tentazione di usare la storia per rafforzare le nostre convinzioni sul presente."AUTORE
Paolo Mieli si è laureato a Roma con una tesi sul fascismo sotto la guida di Renzo De Felice. Direttore della "Stampa" dal 1990 al 1992 e del "Corriere della Sera" dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009, è presidente di RCS Libri. Scrive sul "Corriere della Sera". Tra i suoi libri per Rizzoli, Le storie, la storia (1999, ora in BUR), Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002) e I conti con la storia (2013), vincitore del premio Città delle rose e del premio Pavese.ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788817084291
- Collana: SAGGI ITALIANI
- Formato: Rilegato
- Pagine Arabe: 171