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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
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Libro
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- Genere: Libro
- Lingua: Italiano
- Editore: Feltrinelli
- Pubblicazione: 08/2015
JOHN MAYNARD KEYNES
la malfa giorgio
11,00 €
10,45 €
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TRAMA
Il fascino della visione di Keynes nasce dalla ricchezza di un pensiero capace di ricollocare l'economia in un vivo dialogo con la storia, la politica, la società, la filosofia. Keynes è stato il pensatore di un'epoca di crisi profonda. La Grande guerra, il crollo di Wall Street nel 1929, la Seconda guerra mondiale segnano drammaticamente il suo tempo. E la forza del suo messaggio non sta solo nell'offrire una spiegazione convincente delle cause storiche e politiche di quella stagione devastante. Sta nel rifiutare di rassegnarsi, nel continuare a cercare soluzioni concrete e sperimentabili, nel riaffermare l'idea scandalosa secondo cui la scienza economica non deve mirare al bene dei mercati ma al bene dell'umanità. Dopo Keynes la scienza economica sembra di nuovo avere perso di vista questa sua ragion d'essere non solo economica. Oggi tocca di nuovo a una crisi violentissima, di cui non vediamo la fine, il compito di riaprirci gli occhi sulla verità dell'economia. Viene meno ogni illusione circa le presunte virtù della "mano invisibile", che avrebbe dovuto condurre i mercati a uno spontaneo equilibrio e le ricchezze a un'armoniosa ridistribuzione. La "mano visibile" della politica torna ad apparire come un ragionevole e necessario contrappeso alla cieca autonomia dei mercati. E nel quadro di questo grande dibattito che va imponendosi con sempre più forza e necessità, Keynes torna a essere una guida indispensabile, per il nostro presente e il nostro futuro.NOTE EDITORE
Raccontare le radici e le conseguenze della rivoluzione keynesiana in economia, come fa Giorgio La Malfa in questo volume, significa ripercorrere in gran parte la storia concettuale della disciplina economica del Novecento, ma anche recuperare un'eredità intellettuale, culturale e soprattutto politica. La teoria keynesiana fu tanto radicale nella sua novità che per qualche tempo i suoi contemporanei faticarono persino a comprenderne il linguaggio, ma ben presto conquistò completamente le generazioni successive di economisti, diventando una base fondamentale del canone disciplinare. Tuttavia, in questa consacrazione si nascondevano i germi del suo disconoscimento: se i concetti di Keynes erano spesso diventati il patrimonio comune di tutti gli studiosi, a partire dal secondo dopoguerra molti economisti si spostarono sempre più lontano dall'approccio keynesiano, fino ad approdare a conclusioni teoriche opposte a quelle dello studioso inglese. Si arrivò al punto che Milton Friedman, il campione del monetarismo, che predicava la necessità di impedire allo stato di intervenire nell'economia e di lasciare ai mercati la massima libertà (idee assolutamente in contrasto con quelle di Keynes), poteva dire "siamo tutti keynesiani, ormai". Come è stato possibile mettere Keynes nel pantheon del neoliberismo? Che conseguenze ciò ha avuto sullo sviluppo del pensiero economico? Giorgio La Malfa racconta con grande chiarezza i passaggi di questa appassionante vicenda intellettuale e mette in luce la fondamentale portata politica dell'eredità di Keynes, che va recuperata nella sua iniziale forza radicale per dare un fondamento alla differenza fra destra e sinistra – una differenza che nel mondo contemporaneo deve ritrovare la sua efficacia.PREFAZIONE
"Le idee degli economisti e dei filosofi della politica, sia quando esse sono giuste sia quando sono sbagliate, sono molto più potenti di quanto si pensi. In realtà il mondo è essenzialmente governato da esse. Sono certo che si sopravvaluta il potere degli interessi rispetto al peso della penetrazione graduale delle idee. Prima o poi non gli interessi ma le idee sono pericolose, nel bene o nel male." John Maynard KeynesAUTORE
Giorgio La Malfa (Milano, 1939) ha insegnato Economia politica e Politica economica nelle Università di Napoli, Milano e Torino ed è stato professore ordinario di Politica economica all'Università di Catania. Deputato, a partire dal 1972, al Parlamento italiano per il Partito repubblicano, di cui è stato segretario dal 1987 al 2001 e poi presidente dal 2002 al 2006, è stato anche deputato al Parlamento europeo e ha ricoperto più volte la carica di ministro (del Bilancio e della programmazione economica e delle Politiche comunitarie). Oltre ad articoli e saggi su riviste e quotidiani, ha pubblicato vari libri, tra cui, per Feltrinelli, Cuccia e il segreto di Mediobanca (2014). Ha curato inoltre per Adelphi due volumi di scritti di J.M. Keynes: Sono un liberale? (2010) e Le mie prime convinzioni (2012).ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788807227035
- Collana: EREDI
- Formato: Brossura
- Pagine Arabe: 119