IL BUONO CATTIVO

17,00 €
14,45 €
AGGIUNGI AL CARRELLO
TRAMA
1970, in una villa sul lago di Como la vedova Falconi amministra una residenza di vacanza frequentata da potenti, generali, magistrati, grandi avvocati. Come in un moderno Decameron, tra vini d'annata e chiacchiere, la compagnia affronta ogni sera, a turno, un diverso argomento. Il protagonista - dietro i cui tratti ammicca l'ombra dell'autore - ascolta e divertito racconta, intrecciando ricordi personali e vita pubblica, temi scottanti e goliardia. Tutto sembra scorrere nella più tranquilla normalità, finché non si unisce alla compagnia un professore di Diritto canonico e matrimoniale, che porge al protagonista un plico di misteriosi racconti. Un romanzo che ancora oggi racconta molto dell'Italia, dei suoi vizi e delle sue inesplorate virtù, nello stile affilato e ironico di un protagonista del nostro tempo. Prefazione di Serena Andreotti.
NOTE EDITORE
Il buono cattivo è un libro inedito, ritrovato dai figli di Giulio Andreotti nel suo archivio personale. Dalla penna affilata di un protagonista della vita politica del nostro paese, un libro di narrativa brillante e ironico, che racconta le vicende dell'Italia moderna da una prospettiva sorprendente, Un moderno Decameron sull'Italia, sui suoi vizi, sulle sue inesplorate virtù.

PREFAZIONE
"Riordinando le carte di mio padre ho ritrovato la bozza di Il buono cattivo, scritto fra il 1973 e il 1974 e mai pubblicato. La ragione della mancata edizione immagino sia da collegarsi in qualche modo al clima di tensione seguito al fallimento del referendum sull'abrogazione della legge sul divorzio. Il buono cattivo è infatti il seguito del volume I minibigami, edito nel 1971 e dedicato, non senza qualche nota critica e qualche strascico polemico, all'esame della disciplina matrimoniale della Chiesa. Del libro precedente Il buono cattivo conserva l'ambientazione –un'immaginaria pensione sul lago di Como – e i personaggi: la padrona signora Falconi e gli ospiti, primi fra tutti l'avvocato rotale Pier Paolo Santulo e l'io narrante. Muta però, in parte, l'argomento, perché oltre che di tribunali ecclesiastici qui vengono trattati molti altri più variegati temi, fino all'excursus novellistico finale. Per me leggere queste pagine è stata un'emozione forte. Mi è sembrato di riavere vicino mio padre e sentirlo di nuovo parlare, ritrovandone la vivacità e la varietà dei ricordi, la levità nel trattare argomenti molto seri, la curiosità di conoscere nuove situazioni e persone e la capacità di coglierne i tratti salienti, l'ironia, in genere bonaria, verso gli altri e verso sé stesso. Sono caratteri che credo non faranno fatica a cogliere tutti quelli che l'hanno conosciuto." Serena Andreotti

AUTORE
Giulio Andreotti (1919-2013), sette volte presidente del Consiglio, ventuno volte ministro in numerosi dicasteri dopo essere stato sottosegretario alla Presidenza, per sessantotto anni presente nelle assemblee legislative italiane (membro della Consulta nazionale, deputato dal 1946 al 1991, poi senatore a vita) e per due legislature parlamentare europeo. All'attività politica ha sempre accompagnato quella di giornalista (fra l'altro ha diretto due riviste: Concretezza e 30 giorni) e di scrittore. Ha pubblicato una quarantina di libri, fra saggi storici, cronache politiche, diari, raccolte di aforismi, racconti.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788893443449
  • Collana: OCEANI
  • Formato: Rilegato
  • Pagine Arabe: 243