• Genere: Libro
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Skira
  • Pubblicazione: 06/2008

FRAGILITA' DELLA NARRATIVA

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NOTE LIBRAIO
Con questo volume, Lorand Hegyi (Budapest, 1954) – figura centrale nella cultura contemporanea per le sue esperienze professionali nell’Europa dell’Est e dell’Ovest – intende raccogliere quattordici saggi, alcuni dei quali mai pubblicati in Italia, incentrati sul concetto di Narrativa nell’arte contemporanea. <br />Si tratta di contributi critici scritti nel corso della sua lunga carriera di storico dell’arte – docente all’università di Budapest durante gli anni della Guerra Fredda – e direttore prima del Ludwig Museum di Vienna, poi del Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne in Francia, del Pan di Napoli e direttore artistico della Biennale di Valencia per due edizioni.<br />Il volume si presenta diviso in due sezioni distinte, di sette saggi ciascuna: la prima intende fornire una lettura orizzontale, volendo analizzare il concetto di Narrativa nell’arte all’interno di quel vasto territorio comunemente definito Mitteleuropa che, per caratteristiche multiculturali, multietniche, multireligiose, l’autore considera anticipatore e paradigmatico di una situazione culturale che negli ultimi quindici anni si sta manifestando in Europa Occidentale, cambiandone il volto intellettuale. Attraverso un excursus storico, geografico, geopolitico e ovviamente artistico, Lorand Hegyi ci dimostra la frammentarietà, l’irrazionalità, la preponderante soggettività e l’eclettismo di una regione stretta tra due monoliti, non solo culturali, rappresentati dagli ex-blocchi dell’Ovest (Francia, Gran Bretagna e Germania) e dell’Est (Russia). <br />Per esemplificare in termini artistici questo melting pot culturale, nel volume sono presenti saggi monografici sul lavoro di Ilya Kabakov, Laszlo Feher, Baselitz e Roman Opalka.<br />La seconda parte, invece, tematizza la Narrativa nell’arte in una lettura verticale, cronologica, intendendo passare dall’Universalismo di Mondrian e Malevic – attraverso l’Azionismo Viennese, Manzoni, Klein, Fontana, fino alla Pop Art considerata dall’autore l’ultima espressione di Grande Narrativa – a una privatizzazione dell’Utopia rappresentata da piccole realtà, da microcosmi personali nutriti di emozionalità, intimità, fragilità del sentire. <br />Ecco dunque che il pensiero occidentale, che da Kant in poi aveva subito una categorizzazione, si ritrova a dover fare i conti con una frammentarietà dai risvolti eclettici mai finora conosciuti ma prefigurati nel corso di tutto il Novecento nei territori mitteleuropei.<br />La Mitteleuropa, dunque, come paradigma della cultura postmoderna occidentale dal momento che essa, per tutto il corso del Novecento, è stata caratterizzata da “eclettismo” (vedi Musil, Loos) e “fluidità dei valori” contrapposti al monolitismo dei due blocchi Est/Ovest. <br />

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788861307247
  • Collana: SKIRA PAPERBACKS
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 208