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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
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Libro
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- Genere: Libro
- Lingua: Italiano
- Editore: Cairo Publishing
- Pubblicazione: 10/2014
DIZIONARIO DEI SAPORI PERDUTI
mora alberto; mora elena
10,00 €
9,50 €
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TRAMA
Ricordate le buone cose di una volta? Quelle proprio buone: frutta profumata e verdure croccanti, fresche e di stagione? Di stagione, sì, perché nessuno certo si sognava di cercare zucchine e fragole a dicembre. Dei surgelati nemmeno a parlarne, già il frigorifero era un'innovazione guardata con sospetto. Tutti gli anni, in certi giorni - che fosse Natale o Pasqua, la stagione della vendemmia o il picnic della tradizione familiare - si mangiava quel piatto, cucinato in quel modo da che se ne aveva memoria. E proprio alla memoria-nostalgia del gusto è dedicato questo volumetto, che mette in fila dalla A di acqua alla Z di zucchine tanti sapori perduti o, magari, ripescati per moda. Come la misteriosa panaché dei locali modaioli, ovvero la gazzosa con uno schizzo di birra, che d'estate veniva consentito anche a noi bambini degli anni del boom. Quando a tavola si beveva l'Idrolitina che trasformava l'acqua (allora minerale e buona di suo) in minerale frizzante trattenuta a stento dal tappo con la guarnizione di gomma. E le "merendine": pane burro e zucchero, pane e marmellata, rigorosamente fatta in casa, oppure uovo sbattuto. Pagine leggere e profumate di malinconia per rivedere la pentola poggiata a sobbollire in un angolo della cucina economica e risentire il grido del gelataio che, sul suo baracchino a due ruote, si presentava puntuale la domenica pomeriggio con i suoi due deliziosi gusti, e non uno di più.PREFAZIONE
I profumi, i sapori degli anni della spensieratezza. Un omaggio al passato che rischia di andare perduto. Ricordate le buone cose di una volta? Buone proprio, profumate e croccanti, fresche e di stagione. Di stagione, sì, perché chi si immaginava di cercare zucchine e fragole a dicembre? Dei surgelati nemmeno a parlarne; già il frigorifero era un'innovazione guardata con sospetto. Tutti gli anni, in quel giorno – che fosse Natale o Pasqua, la stagione della vendemmia o il picnic della tradizione – si mangiava quel piatto, cucinato in quel modo da quando se ne aveva memoria. E alla memoria quasi proustiana del gusto è dedicato questo volumetto, che mette in fila dalla a di aglio alla z di zucchine tanti sapori perduti e, magari, ritrovati per moda. Come la misteriosa panaché dei locali modaioli, che non è altro che la gazzosa con uno schizzo di birra che d'estate veniva consentito anche a noi bambini degli anni del boom. Quando si beveva l'idrolitina che trasformava l'acqua (allora minerale e buona di suo) in minerale frizzante trattenuta a stento dal tappo con la guarnizione di gomma. E la "merendina" era pane burro e zucchero, pane e marmellata, rigorosamente fatta in casa, o l'uovo sbattuto. Pagine leggere e profumate di malinconia per rivedere la pentola poggiata a sobbollire in un angolo della cucina economica e risentire il grido del gelataio che, sul suo baracchino a due ruote, si presentava puntuale la domenica pomeriggio con i suoi due deliziosi gusti, e non uno di più.AUTORE
Elena e Alberto Mora sono due fratelli piemontesi nati alla metà degli anni Cinquanta; lei scrive, lui colleziona ricordi. E un giorno, quasi per gioco, hanno provato a mettere insieme le due cose. Questo libro è il risultato. Insieme hanno già firmato Il dizionario dei giochi perduti (Cairo, 2012).ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788860525550
- Collana: EXTRA
- Formato: Brossura
- Pagine Arabe: 189