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CIO' CHE INFERNO NON E'
d'avenia alessandro
19,00 €
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TRAMA
Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.NOTE EDITORE
23 maggio 1992, la scuola sta per finire: un gruppo di liceali palermitani sta festeggiando in piscina, quando dalla tv giungono le immagini della strage di Capaci. Federico è uno di quei ragazzi. Porta il nome di un sovrano antico, e come lui ama la letteratura e la sua terra. Mesi dopo, alla fi ne di un nuovo anno scolastico, proprio mentre si prepara ad andare a Oxford per un mese di studio, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome intero è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito ad andare a Brancaccio a dargli una mano con i bambini del centro Padre Nostro. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che porta a Brancaccio, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita, quella vera. Quella sera tornerà a casa senza bici – gliela rubano –, con il labbro spaccato da un pugno e con la sensazione di dover ricominciare da capo: dal buio dei vicoli, dalle vite spesso disperate e sempre durissime di Francesco, Maria, Dario e tanti altri; ma anche da Lucia, ragazza dagli occhi pieni di coraggio e limpidezza... Fino al 15 settembre 1993: il giorno del cinquantaseiesimo compleanno di padre Pino, lo stesso in cui viene ucciso. Il giorno in cui la bellezza e la speranza per Palermo restano affi date per sempre alle sue mani di ragazzo. D'Avenia, studente nel liceo dove Padre Puglisi insegnava, ha raccolto la sfida che la vita gli aveva lanciato: raccontare quegli anni terribili con gli occhi vergini di un giovane ragazzo. Il ritratto di una città contraddittoria e meravigliosa, di una società soffocata dall'omertà ma capace di impareggiabili testimonianze di coraggio.PREFAZIONE
"Togli l'amore e avrai l'inferno" mi dicevi, don Pino."Metti l'amore e avrai ciò che inferno non è.""Don Pino sorride. Un sorriso strano, lanciato da lontano, come dal profondo del mare quando la superficie è in tempesta. Mi ricordo ancora la prima ora con don Pino. Si era presentato con una scatola di cartone. L'aveva messa al centro dell'aula e aveva chiesto che cosa ci fosse dentro. Nessuno aveva azzeccato la risposta. Poi lui stesso era saltato sulla scatola e l'aveva sfondata. «Non c'è niente. Ci sono io. Che sono un rompiscatole.» Ed era vero. Uno che rompe le scatole in cui ti ingabbiano, le scatole dei luoghi comuni, le scatole delle parole vuote, le scatole che separano un uomo da un altro uomo simulando muri spessi come quelli di una canzone dei Pink Floyd."D'Avenia, studente nel liceo dove Padre Puglisi insegnava, ha raccolto la sfida che la vita gli aveva lanciato: raccontare quegli anni terribili con gli occhi vergini di un giovane ragazzo. Il ritratto di una città contraddittoria e meravigliosa, di luce e lutto, di una società soffocata dall'omertà ma capace di impareggiabili testimonianze di coraggio.AUTORE
ALESSANDRO D'AVENIA, trentasette anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Dal suo romanzo d'esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori 2010) è stato tratto nel 2012 l'omonimo film. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cose che nessuno sa.ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788804647126
- Collana: SCRITTORI ITALIANI E STRANIERI'
- Dimensioni: 236 x 32 x 154 mm
- Formato: Brossura
- Pagine Arabe: 317