-
DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
{{/disponibilitaBox}}
-
{{speseGratisLibroBox}}
{{/noEbook}}
{{^noEbook}}
-
Libro
-
A PROPOSITO DI CECHOV
bunin ivan a.
14,00 €
11,20 €
{{{disponibilita}}}
TRAMA
Nel 1952 a Ivan Bunin, ormai confinato in un letto a causa delle pessime condizioni di salute, capitano tra le mani i volumi dell'epistolario di A.P. Cechov, che si andava allora pubblicando in Urss. E quella lettura è per lui come una scossa improvvisa perché gli fa rivivere i momenti di una intensa amicizia - nata nel 1895 e interrotta soltanto dalla morte di Anton Pavlovic nel 1904 -, in cui il vincolo affettivo si fondeva con la venerazione per il talento del maestro. Turbato, commosso, Bunin scopre ora con quale fervida considerazione Cechov parlasse di lui nelle lettere agli amici, e decide di contraccambiare il calore di quei sentimenti scrivendo o dettando alla moglie i suoi ricordi. L'amico è evocato soprattutto nella dimensione quotidiana, alle prese con la malattia, nel rapporto con i suoi cari, assorbito da un ideale artistico assoluto, intento a riflettere sui princìpi etici che devono governare la vita. La sua indole complessa e schiva, eppure sempre benevola, si manifesta attraverso conversazioni, giudizi, impressioni fuggevoli, battute, frammenti di lettere. Ma Bunin si imbatte anche in un'altra sorprendente rivelazione: le memorie della scrittrice Lidija Avilova, pubblicate postume nello stesso periodo, fanno riemergere l'amore impossibile, e gelosamente custodito fino alla tomba, che legò il destino di Anton Pavlovic a quello di lei.NOTE EDITORE
«Che cosa scriverete sul mio conto nelle vostre memorie? ... vi prego, evitate di scrivere che ero "una simpatica persona di talento e un uomo di onestà cristallina"» A. Cechov Nel 1952 Bunin, costretto a letto dalle pessime condizioni di salute, legge i volumi dell'epistolario di Cechov, che si andava allora pubblicando in Urss. Rivive così i momenti di un'intensa amicizia, e scopre con quale considerazione il grande scrittore parlasse di lui nelle sue lettere. Commosso, non può fare a meno di contraccambiare il calore di quei sentimenti che valicano le barriere del tempo componendo un libro di ricordi. L'esito, per la gioia del lettore, è un vibrante ritratto di Cechov evocato nella dimensione più quotidiana e segreta: alle prese con la malattia, nel rapporto con i suoi cari, assorbito da un ideale artistico assoluto – e segnato per sempre da un amore impossibile e segreto.PREFAZIONE
«Gli amici dicevano che parlare con Cechov era una cosa piacevolissima: non avevano mai incontrato un essere umano così amabile» Pietro CitatiAUTORE
Nato nel 1870 a Voronež, Russia meridionale, in una famiglia della nobiltà di campagna, Ivan Bunin lavorò inizialmente come giornalista e bibliotecario, e subì l'influenza delle dottrine tolstojane. Esordì come poeta – e tale si definì sempre –, ma diede prova del suo grande talento di narratore, nel filone classico del realismo russo, con numerosi volumi di racconti e novelle, tra cui ricordiamo Valsecca, Il signore di San Francisco, L'amore di Mitja, La vita di Arsen'ev, Viali oscuri. Dopo la rivoluzione del '17 lasciò la Russia e si stabilì a Parigi, dove morì nel 1953. Nel 1933 fu insignito del Premio Nobel per la letteratura.ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788845929618
- Collana: PICCOLA BIBLIOTECA ADELPHI
- Formato: Brossura
- Pagine Arabe: 225
- Traduttore: Zonghetti C.