Clark e Charlotte, giovani sposi, si sono trasferiti da poco a Clementine nei sobborghi di Boston, in una casa gialla e accogliente. Clark è segnato dal suicidio della madre, una donna infelice e depressa alla quale lui era morbosamente legato, e cerca consolazione illudendosi di avere una vita straordinaria; Charlotte è in cerca di piccole gioie, da coltivare nell'affetto. Ma in quella casa, invece di un principio di felicità, i due giovani trovano inquietanti visioni di chi ha vissuto lì prima di loro, coppie andate incontro al destino di un matrimonio sfortunato. Spaventati e soli, incapaci di aprirsi l'uno con l'altra, Clark e Charlotte perdono il contatto con la realtà e vedono la minaccia che incombe sul loro amore: la divergenza dei desideri, l'omissione della verità, il rifiuto di riconoscere le ragioni dell'altro. Come in una vertigine horror, "Oh my darling, Clementine" dà corpo ai fantasmi racchiusi nel profondo di ogni storia d'amore: la paura della solitudine, il dolore del passato, il sogno fallace della normalità. E con lucida ironia e benevola compassione Amity Gaige rivela che il destino è una pagina già scritta che basta sfogliare per ritrovarsi liberi di inventare il futuro.