L'attesa abita le immagini del Cretto, attesa e potenza che ricordano le immagini che Siragusa aveva fatto nelle cave di marmo, l'onnipresenza della materia, a scala diversa, diversamente lavorata, dalla luce o dalle macchine; qui punto di partenza per il genio creativo di Michelangelo, a Gibellina realizzazione massima, a dimensione di città, dell'opera di Burri. Pagina dopo pagina, con Siragusa si scopre e si accede a una nuova lettura del Cretto, uno studio anatomico che ne rivela la forza quanto la fragilità, la bellezza dei dettagli, lo stupore degli scorci, la magia dei labirinti. Quando le rare viste dell'insieme appaiono, la sorpresa è ancora più grande di fronte a una sorta di topografi a immaginaria, di città immobile, addormentata per sempre sotto un lenzuolo di cemento bianco.