"Biofilia" è l'opera più personale di Edward O. Wilson. Il termine biofilia significa letteralmente "passione per la vita" o anche "amore per la vita" - un amore e una passione che egli comunica in queste pagine attingendo direttamente alle proprie esperienze sul campo: ciò che il naturalista prova ad essere immerso dall'alba al tramonto nello studio di un solo metro quadrato di foresta pluviale, o quando scopre per la prima volta un organismo sconosciuto o mentre si meraviglia di fronte all'infinita ricchezza di forme di vita solo apparentemente effimere. Ma l'ipotesi biofilia rimanda a qualcosa di ben più importante e profondo: ai milioni di anni durante i quali l'uomo si è relazionato al suo ambiente, stringendo con esso un legame inscindibile - al nostro bisogno fisico, psicologico ed emotivo di venire in contatto con gli altri esseri viventi, di apprezzarne le forme e ricrearle, di adattare ad essi le nostre vite e culture. Oggi, nel mezzo della "sesta estinzione di massa", la necessità di un'«etica della terra» e di nuovi modi di vivere nel mondo sono compiti sempre più urgenti: l'esistenza e il benessere della nostra specie dipendono dalla sopravvivenza del nostro ancestrale legame con la natura, e dall'umana esigenza di amare, temere e semplicemente convivere con tutte le altre forme di vita.