Nato a Livorno nel 1884, Amedeo Modigliani inizia a quattordici anni la propria formazione nel disegno e nella pittura presso lo studio di Guglielmo Micheli, per poi approfondirla nel 1902 seguendo le lezioni dell'anziano maestro toscanoGiovanni Fattori. Nel 1906 si trasferisce a Parigi, attirato dall'effervescenza della Ville Lumière e dalla sua varietà di movimenti d'avanguardia che formano l'attualità artistica di questo inizio del XX secolo.Modigliani entra a far parte della cosiddetta "scuola di Parigi" (denominazione assegnatale solo più tardi, nel 1925), che riunisce artisti provenienti da diversi orizzonti, in particolare dai paesi dell'Est, che non si sono schierati sotto le bandiere del cubismo, del futurismo e, più tardi, del dada e del surrealismo. Del resto, questi "franchi tiratori" della pittura non si lasceranno attrarre neanche dall'astrazione e preferiranno collocare la loro modernità pittorica nell'ambito dell'arte figurativa.
Il volume, che raccoglie un'ampia selezione di opere appartenenti al Centre Pompidou di Parigi e a diverse collezioni e musei internazionali, vuole raccontare l'esperienza artistica di quel periodo affiancando i capolavori del maestro livornese a quelli di artisti dell'epoca, da Picasso, Chagall, Léger, Utrillo a Soutine, Brancusi, Severini,Gris e Kisling.Opere che ricreano l'atmosfera culturale in cui maturò la vicenda artistica di Modì nell'incessante e tormentata ricerca del bello.