Il libro segue l'evoluzione del secondo conflitto mondiale fra il 1939 e il 1945, senza trascurare di indicarne origini e conseguenze. Schreiber distingue le guerre «secondarie» di Hitler (dall'invasione della Polonia alla campagna di Francia) dalla guerra «principale» scatenata nel giugno 1941 con l'attacco all'Unione Sovietica, che segnò anche l'allargarsi del conflitto su scala mondiale; racconta poi come sui diversi fronti gli equilibri cominciarono a modificarsi a favore degli alleati prima della vittoria finale. Di particolare interesse le parti dedicate alla discussione dei temi di più viva attualità nel dibattito presente, come i bombardamenti, il genocidio, i crimini di guerra.