Dario ha trent'anni, è un celerino. È questo che sì sente, più che un poliziotto. Insieme ai suoi compagni Leone, Gundam e tutti gli altri, spende la domenica prestando servizio negli stadi italiani. Loro sono "il" reparto mobile, quelli guardati con distacco da tutto il resto della polizia. Per loro il "lavoro sporco" è un'opportunità per guadagnare qualche soldo in più grazie alle ore di straordinario. Ma è anche l'occasione per dare libero sfogo alla rabbia. Una rabbia accumulata in centinaia di domeniche sempre uguali, scandite dalla violenza folle e senza senso degli "ultras". Dario è totalmente assorbito dalla sua quotidianità fatta di cariche e scontri, consapevole di essere solo e perennemente in fuga da qualcosa che è nascosto nel suo passato. È così e basta: nulla è davvero importante per lui, solo il tempo trascorso in strada o sotto una curva. Ma il G8 di Genova piomba sulla sua vita e su quella dei suoi compagni. La creazione di un nucleo speciale del reparto mobile di Roma, un reparto iper addestrato ed equipaggiato, è l'inizio di una storia che lo porterà fino alla tragica notte culminata nel cieco e furioso assalto a una scuola: la scuola Diaz. Allora sarà costretto a scegliere, in pochi attimi, qualcosa che deciderà il resto della sua vita.