L'impatto che l'avvento delle materie plastiche ha avuto sui prodotti e sull'industria ha rivoluzionato in pochi anni la vita delle persone, con una forza paragonabile a quella della rivoluzione informatica, investendo anche il design dei componenti per l'edilizia. A partire dal periodo della ricostruzione post bellica, l'entusiasmo per i nuovi materiali, da parte di architetti e imprese, incarna il clima di ottimismo, di sperimentazione e di fiducia nel progresso tecnologico e nella democrazia e apre un acceso dibattito sul ruolo che questi materiali possono assumere nel design dei componenti per l'edilizia e della casa, e sul loro rapporto con lo sviluppo tecnologico, il mercato, la cultura, la politica e la vita quotidiana. Attraverso le sperimentazioni, poco conosciute specialmente tra i giovani architetti e designer, portate avanti, in particolare dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, da architetti del calibro di Giò Ponti, Angelo Mangiarotti e Marco Zanuso, per gli interni e l'arredamento, e ancora Frei Otto, Renzo Piano e Mario Scheichenbauer, per gli studi sulle strutture e sull'edilizia industrializzata e per la ricerca di elaborazione di nuove forme, questo volume intende fornire un quadro dell'evoluzione delle materie plastiche nell'edilizia a partire dal dopoguerra fino ai primi anni Novanta ed evidenziare le loro potenzialità applicative.