Il libro è organizzato in tre parti: la prima si apre con un'"autopsia della prima repubblica", completata da una originale interpretazione di "tangentopoli", ed è prevalentemente dedicata alla metamorfosi della destra. La seconda parte inizia con delle ipotesi sul postfordismo e affronta la questione sindacale e quella della crisi del compromesso socialdemocratico per giungere a una definizione della "via italiana al postfordismo" che è quella di una destra tecnocratica alla quale la maggioranza della sinistra politica e sindacale, in primo luogo il PDS, è subalterna. In attesa che emerga quella "sinistra sociale" in cui egli crede, la ricerca di un nuovo spazio della sinistra, cui è dedicata la terza parte, è svolta in chiave prevalentemente etica.