In questo saggio filosofico e allo stesso tempo intriso della pratica corporea, il maestro di aikido André Cognard ci parla delle arti marziali tradizionali d'Oriente esplorando la propria storia e le proprie percezioni ed emozioni. Cognard si sofferma in particolare sugli aspetti riguardanti il rapporto con l'altro e con gli altri e sui conflitti che inevitabilmente nascono con essi. In modo diretto ed efficace, l'autore ci presenta non "l'oggetto di un'improvvisa rivelazione, bensì il frutto di un lento processo evolutivo dovuto a una pratica faticosa, umile, costellata di tentativi falliti e ripetuti con un accanimento che sfida a volte la ragione". André Cognard ci dice che è possibile "vivere senza nemico" e che la strada per raggiungere un simile stato attraverso le arti marziali passa per la consapevolezza che esse si sono evolute e continuano a evolversi. André Cognard analizza il conflitto, le violenze del presente e del passato, il nemico interiore, l'identità corporea, gli amici, i nemici e l'odio. Spiegando le parole cardine delle arti marziali, ci offre un decalogo per imparare a servire ed essere liberi, a rispettare, riconoscere, accettare, ringraziare e amare.