In un conclave dei giorni nostri viene eletto per «svolta moderata ma anche audace», contro le consuetudini ecclesiastiche, un semplice prete di campagna, simbolo di quella «santità senza aureola» di chi riesce a rintracciare il divino e la sua conseguente meraviglia nelle pieghe più dimesse del quotidiano. È così che si annuncia la rivoluzionaria parabola di Celestino VI, pontefice che - in profetica anche se non totale sintonia con l'operato di Papa Francesco, salito al soglio pontificio poco dopo l'uscita del libro - attua le innovazioni attese e reclamate da Adriana Zarri durante tutta la sua militanza teologica, dall'abolizione dei fasti clericali e del celibato sacerdotale all'approvazione del sacerdozio femminile e a una nuova pastorale sessuale.