Nell'ultima stagione del suo pensiero, Michel Foucault si interrogava sul legame tra verità e politica nella società antica, sulla capacità dei poteri di costruire discriminazioni tra vero e falso, e sul rischio che corre chi si prende cura di sé e degli altri. Questi temi sono di una attualità formidabile: da un lato scavano nella storia dell'Occidente e ne raccontano aspetti talora dimenticati, dall'altro evocano il nostro presente. Le democrazie, infatti, sfidate dalla lunga pandemia e dai venti di guerra, sono oggi chiamate a esprimersi sui propri valori di fondo, tra individualismi e populismi, tra autoritarismi e tecnocrazie. È dunque urgente - come indicato da Foucault - ripensare la questione della verità come base della convivenza civile e dell'azione politica, non per produrre una visione totalizzante del mondo o cedere agli artifici della tecnica, ma per riscoprire la cura come fondamento del rapporto fra cittadini, e fra cittadini e istituzioni.