Dopo i noti ritratti alle celebrities internazionali e gli scatti alla Grande Mela, dopo l'incredibile lavoro svolto nel 2019 per la realizzazione del volume fotografico sul Cenacolo davinciano, Maurizio Galimberti si cimenta in una nuova impresa. Quella di raccontare un secolo di storia, dal 1917 al 2018, attraverso le composizioni che lo hanno reso celebre. Il frame tratto da un film (La Grande Guerra o La Cociara), l'immagine di un bambino nel ghetto di Varsavia nel 1943, il fungo atomico di Nagasaki, il profilo di Che Guevara, il volto scavato di Aldo Moro fino ai profughi del Mare Nostrum: i momenti cruciali degli ultimi cento anni, vengono frantumati in numerosi scatti e ricomposta in un'immagine sfaccettata, regolata da un rigore matematico e da un'incredibile poesia d'insieme.