Le ampie, complesse e articolate questioni riconducibili all'espressione "emancipazione della donna" sono state e sono spesso oggetto delle rappresentazioni cinematografiche. Tuttavia, un po' meno usuale è che tali rappresentazioni siano concepite e realizzate da registe donne. I tre corti commentati in questo libro, Matriochkas (Bérangère McNeese, Belgio, 2019), Dolápo is Fine (Ethosheia Hylton, 2020) e Al-Sit (Suzannah Mirghani, Sudan-Qatar, 2020) sono invece realizzati a partire dallo sguardo di altrettante registe che presentano allo spettatore una riflessione sui problemi e sulle difficoltà che le loro protagoniste, anch'esse donne, incontrano individualmente e nelle loro relazioni "al femminile" sulla via della propria realizzazione all'interno della società.