Il progetto di costruire un quartiere signorile a Monteverde comparve già nel primo piano regolatore di Roma Capitale, approvato nel novembre del 1871, ma fu solo con la giunta Nathan (1907-1913) che si diede concretamente il via alla espansione della città oltre le Mura Gianicolensi, ed è a partire da quegli anni che l'autrice di questo libro racconta la vita del quartiere, nel suo primo sviluppo, fino alla seconda guerra mondiale, alla ricerca delle origini della sua identità sociale. Attraverso l'attenta disamina delle fonti più varie - dai ricordi degli abitanti alle pagine dei quotidiani, dalla documentazione d'archivio ai registri scolastici - vengono ricostruiti i mille volti di questo territorio, stretto tra le ville seicentesche del Gianicolo e l'avvallamento di via di Donna Olimpia, dove il regime fece costruire il complesso dei "Grattacieli", immortalato da Pier Paolo Pasolini nel suo romanzo Ragazzi di vita. Il racconto degli anni del fascismo e dell'esperienza della guerra permette di tracciare un quadro d'insieme variegato e complesso, nel quale anche le diversità convivono, si accostano, talvolta si scontrano, ma più che in altri luoghi della città, maggiormente omogenei dal punto di vista politico e sociale, sembrano arrivare a uno scambio, una conciliazione, fra la componente borghese e quella meno agiata, proprio come in un grande "salotto popolare".