Il volume cerca innanzitutto di decostruire lo stereotipo che rinchiude il turismo in una gabbia statica e unidimensionale (di natura prettamente economica). Il "fenomeno" turismo, infatti, comprende e rappresenta diverse dimensioni: economica, politica, culturale, sociale, delle emozioni e delle esperienze (capitolo 1). Il turismo è anche arricchimento e accrescimento dell'identità e dei legami sociali, può aprire nuove relazioni o troncarne di vecchie, può servire a "staccare", a riflettere, a prendere tempo e ricaricarsi, a sperimentare nuove versioni del sé. Tutto ciò tenendo conto del fatto che donne e uomini sono differenti e che tali differenze sono amplificate e plasmate dall'avvicendamento generazionale, che dà forma anche al mutamento familiare (capitoli 2 e 3). Dipanare tale complessità non è certo semplice. Quest'opera costituisce un significativo tentativo di avviare un percorso didattico e formativo proprio all'interno di tale varietà di pratiche e relazioni, anche al fine di introdurre una didattica "altra", ampia e innovativa.