"È lo spazio umano e geografico che la Cronaca del Templare di Tiro ci racconta (...). I cristiani d'Outremer vivono, operano e combattono lì. Ma sono diversi dagli altri cristiani, quelli d'Europa. Che non comprendono la loro vita e i loro problemi. Che si ostinano a non comprenderli. Che si ostinano, in ultima analisi, a non comprendere la loro diversità: perché troppo impegnati ad affermare e difendere la propria identità rifiutando quella altrui: come già fanno proprio con gli ebrei, gli eretici, i musulmani..." (dall'introduzione di Glauco Maria Cantarella)