Un libro sulla Guerra, nel centenario di quella che fu detta "Grande guerra", ma anche un'ampia analisi delle guerre del Novecento, la guerra dei Trent'anni (1914-1945), con la lunga parentesi della Guerra fredda di spie e romanzieri, e le guerre che senza nome e precisa identificazione di nemico e di fronte ancora durano mentre la nostra Costituzione in teoria le ha ripudiate tabuizzandole. Il volume esplora della Grande guerra le metamorfosi e i riflessi nei libri di memoria e nelle testimonianze. Fra i temi affrontati primaria la questione delle fonti letterarie che sono divenute, in forma di memoria o diario, per non dire del romanzo d'invenzione, dominanti nel racconto-narrazione della guerra, ma sono fonti che per la loro configurazione pongono il problema della veridicità, se non proprio della verità storica o almeno della verità del vissuto che trasmettono dopo tarda e complessa elaborazione. (...)