Shanghai, come la città di Ambrogio Lorenzetti, Siena - città che fu moderna nello splendore del medioevo - è un organismo non comprensibile in un'unica vista o in un unico pensiero, ma è una regione da attraversare e vivere in ogni luogo, da scoprire mentre cambia e cresce, si consuma e si riproduce nel tempo e nelle stagioni. C'è grande senso della vita nelle scene dell'affresco del Buon Governo, come nelle strade di Shanghai. C'è una gioia esibita affinché sembri stabilmente raggiunta, forte, consapevole. Ma confrontando la città solare del Buon Governo con la cupa città del Cattivo Governo affrescata a Siena sulla parete opposta, non puoi fare a meno di pensare che quelle innumerevoli gioie dipinte negli atti e nei volti dei cittadini felici non siano altro che gli effetti del comune sollievo per la catastrofe evitata, per la tragedia ancora allontanata con fatica e merito, ma sempre incombente. Allora a Siena come oggi a Shanghai - e in qualsiasi altra metropoli nel rigoglio della propria età - il bene e il male, le speranze e le menzogne, la felicità e l'oppressione, costituiscono il tessuto drammaticamente unitario della vita cittadina, l'essenza della metropoli. Il libro è un rapido viaggio, reale e allegorico, nella più vitale, inquietante città del mondo attuale, specchio di tutte le metropoli. In appendice il tracciato sintetico delle vicende urbanistiche di Shanghai e la dimensione dei suoi problemi.