L'opera tratta ed approfondisce la problematica concernente la fungibilità tra le strutture organizzative del Libro I e quelle del Libro V del Codice Civile, evidenziando come quello che ad oggi rileva principalmente sia la tipologia di scopo perseguito, indipendentemente dalla struttura organizzativa utilizzata. La distinzione tra enti con e senza scopo di lucro, originariamente tanto netta, è andata sempre più affievolendosi, essendo oggi assai frequente sia che enti del Libro I svolgano attività commerciale, sia che strutture societarie perseguano fini esclusivamente ideali: è da tempo, infatti, che si assiste ad una graduale dissociazione tra fine e struttura, da cui l'inevitabile erosione di una disciplina di soggetto (struttura), che ormai sotto diversi profili appare inadeguata o comunque inefficiente.