La storia non si ripete, ma va avanti e indietro, come quei fenomeni che perdurano assumendo caratteri e moventi sempre nuovi e diversi. Poiché il potere prepotente continua a tenere banco, non sorprende che la schiavitù, la subordinazione assoluta di un essere umano a un altro essere umano, abbia resistito alla prova del tempo e della stessa modernità, grazie alle tante maschere dell'ostinato pregiudizio dietro cui si cela. Dalla filosofia aristotelica alle dispute sugli amerindi, dalla Tratta atlantica alla polemica abolizionista, dalla segregazione razziale al White e Black Power, l'analisi dei rapporti tra schiavitù e pregiudizio si apre alla prospettiva di un pervasivo e solidale pluralismo etnico e culturale. Prefazione di Alberto Abruzzese.