Il dolore, la felicità, la malinconia sono stati d'animo altamente sottovalutati. Ognuno di essi ha una propria funzione e utilità, ma è difficile cogliere la positività nella sofferenza e nel dolore; in un'epoca in cui si sente e si ascolta poco, in cui la superficialità delle cose ci sovrasta è difficile anche solo esprimere un concetto, un'idea oppure una critica nei confronti di una società altamente tossica e innaturale. Fin quando ci saranno menti ''diverse dal solito'' nulla è perduto, ma non dobbiamo lasciare che le idee proposte perdano la loro luminosità nel buio che li circonda. Cambiare questo mondo è davvero possibile? Oppure siamo destinati alla solita storia che continua a ripetersi e a ripetersi nel corso degli anni...? La soluzione è alla portata di tutti, ma non tutti sono disposti a perdere qualcosa per ottenere qualcosa. Ora tocca a noi.