In questo volume della collana autobiografica prodotta dal "Laboratorio Liberi di Scrivere" del gruppo "Leggere Libera-Mente", attivo all'interno della Casa di Reclusione di Milano-Opera, i corsisti affrontano con lucida sincerità e disarmante verità proprio la natura del luogo, o non luogo, in cui si trovano costretti a vivere. Un grande edificio abitato da sconosciuti che del tutto casualmente si ritrovano a vivere ristretti in condominio, in spazi che non possono definire "casa", ma che sono destinati a essere loro "dimora" per molti anni. Non si indulge al lamento, in queste pagine, né all'autocommiserazione; si raccontano storie di fuori e di dentro, si mettono in comune ricordi, pensieri, considerazioni personali e persino emozioni e sogni; si affronta con coraggio e parole vere la condizione di esseri ristretti che vogliono, attraverso la scrittura di sé, comunicare con il mondo esterno, con quella società in cui è loro destino, per dettato costituzionale, ritornare rigenerati.