Quel giorno che ho rimesso la camicia nei pantaloni" è la storia di un ragazzo che aveva avuto tutto dalla vita ma che, ciononostante, decide di lasciare l'ambiente ovattato in cui era cresciuto, e di vivere esperienze per lui totalmente nuove e diverse che lo forgeranno, sia a livello personale che professionale. La storia è scandita da un prima e un dopo, con un punto di svolta che coincide con un grande cambiamento dal giorno in cui, dopo una convalescenza di quasi un anno in seguito a un delicato intervento al cuore e lo smaltimento di ben 15 chili che non gli appartengono, l'autore riesce finalmente a rimettere la camicia nei pantaloni! Il libro che hai tra le mani è una testimonianza entusiasmante e ricca di aneddoti, una sorta di lascito su cosa significhi veramente essere manager in una visione innovativa, quella di un architetto della prosperità e del benessere del sistema azienda e del sistema Paese. Terminato il libro, ti resterà un messaggio importante, con una doppia valenza, professionale e di vita vissuta: il lavoro è "una cosa seria" e fare il manager è un mestiere altrettanto serio, che richiede impegno, fatica, determinazione, cura maniacale per il dettaglio e studio continuo. Nel lavoro, come nella vita, tutto può cambiare da un momento all'altro, ma nulla è impossibile, si può sempre ricominciare, a patto di non smettere mai di imparare e di formarsi. C'è sempre tempo per ricostruire il percorso dai propri valori intrinsechi, quelli veri, profondi, che ci appartengono veramente e che sono parte di noi. Perché il bello deve ancora venire!