Il rapporto tra filosofia e politica è stato un nodo cruciale del XX secolo. A partire dalla sua più originale tematizzazione, e cioè l'opera di Hannah Arendt, questo volume mette in discussione le modalità di comprensione totalizzanti della filosofia, e alla storia intesa come percorso lineare che riassorbe ogni trauma all'interno della catena degli eventi oppone le storie, ossia le narrazioni che tentano una comprensione realmente politica, schierata, parziale e per questo, foucaultianamente, più oggettiva. Una sorta di "decostruzione" che non intende certo criticare la filosofia in quanto tale, ma problematizzare la sua incontestata egemonia sull'ambito politico e far emergere il nuovo e l'imprevisto propri di quest'ultimo.