"Un libro, racconta Tampone anche allievo di Sanpaolesi scomparso nel 1980, che rende omaggio alla figura più importante di studioso delle cupole in Italia. Fu proprio SanPaolesi nel 1972 a scrivere il saggio ancora attuale 'La cupola di Santa Maria del Fiore e il mausoleo di Solanieh', il primo studio che ricollegava il capolavoro del Brunelleschi all'opera di Soltanieh (= città imperiale), sulla strada da Tabriz a Teheran. È una storia affascinante quella delle analogie tra due opere apparentemente così lontane geograficamente. Il Brunelleschi non andò a vedere il mausoleo di persona ma sicuramente venne a conoscenza di questa struttura già famosa ai tempi della sua costruzione in un periodo di Intensa frequentazione di mercanti italiani nell'Impero mongolo. Le due cupole furono così ideate nello stesso tempo: 1295 la S. Maria del Fiore (la cupola fu poi effettivamente costruita dal 1420 al 1436, Architetto Filippo di Ser Brunellesco), il Mausoleo di Oljaitu Kodabendah a Soltanieh fu interamente costruito tra il 1304 e il 1312, Architetto Xaidiè Ali Shah, di Tabriz. Entrambe riprendono la remota tradizione del megalitismo europeo di costruzione di cupole senza uso di centine di cui le realizzazioni preelleniche micenee (tombe dei cosiddetti eroi omerici come Tesoro di Atreo, Tomba di Clitemnestra e altre simili), rappresentano il vertice. Infine sono entrambe sostenute da otto pilastri collegati da arconi, sono a doppio guscio e sono nervate da costoloni".