Studio approfondito sulla poesia dei disastri nel Meridione barocco e sul funzionamento della metafora nella letteratura tra Cinque e Seicento, questo volume attraversa un periodo che va dal 1585 al 1690 ca. con due obiettivi principali: il primo rinnovare l'interpretazione della 'regina delle figure' nella teoria del XVII secolo; il secondo proporre una lettura per topiche della poesia secentesca, che ha il suo nucleo tematico nella catastrofe e il suo centro geografico in Napoli. La poesia dei disastri è infatti un mezzo privilegiato per dimostrare come la metafora sia uno strumento di conoscenza e di rappresentazione della natura, e come il suo utilizzo si ponga in antitesi con le maggiori interpretazioni della Poetica aristotelica, dove l'imitazione della physis contrasta con l'idea di poesia lirica.