Dopo i sentieri in cui si sono intrecciate la poesia, i saggi e i racconti, con "Non arrenderti alla luce" Vincenzo Loriga percorre una strada in cui le suggestioni della parola si mostrano con sorvegliata precisione. Dice Giorgio Bàrberi Squarotti: "è come se quello che Loriga rappresenta fosse lezione e illuminazione d'assoluto; e tutto, soprattutto la morte, non fosse piú emozione e dolore, ma quieta e lucida verità".