In Italia la dittatura democratica è ormai manifesta. Tutti, o quasi, hanno la tessera del partito unico, ed esiste solo una piccola frangia di dissidenti, tollerata dal Potere. Quando, all'improvviso il Capo del partito viene ucciso, mentre tutto il Paese si ferma per assistere ai suoi funerali, in diretta televisiva, uno dei dissidenti è costretto a partire per Venezia, per incontrare il direttivo di questi pochi inutili pacifisti e tentare di capire la verità. Fra le calli e i ponti della Laguna, tra il Guggheneim e il Ghetto novo, fra rivoluzionari da bar e agenti governativi, l'unica vera scoperta è che il Potere è inevitabile. Che le rivoluzioni sono impossibili, e solo l'amore, il concetto, l'idea, la speranza, va difeso. Fino alla fine.