Questo libro offre una completa analisi fonetica e fonologica di un dialetto come quello parlato a San Giovanni Rotondo, in Puglia - che assieme a tanti altri, nel nostro Paese, si sta lentamente estinguendo. L'indagine sul dialetto impone infatti una riflessione sul naturale ciclo che vede ogni lingua affermarsi, mutare e scomparire. Nella diacronia radicale che investe ogni espressione linguistica, il dialetto è però anche metaforicamente assimilabile alla radice dell'albero, che mostra al mondo una rugosità esteriore proprio mentre preserva le funzioni vitali sottoterra, precluse ad occhi profani. Il compito dello studioso di linguistica è dunque quello di sprofondare nei meandri di una lingua, per coglierne i tratti caratteristici. Egli analizza il parlato e lo scritto di una popolazione, ne compara la forme con le genti limitrofe, ne definisce gli elementi di originalità. Ma allo sguardo oggettivante dello scienziato, aggiunge anche un'ermeneutica quasi emozionale: nei dialetti parla infatti la nostra lingua madre, quella koinè che permette di riconoscerci come membri di un comune e inaggirabile orizzonte di senso.